AGRIGENTO - ROCCAPALUMBA ALIA

 

La storia

La linea Palermo - Agrigento è stata tra le prime della Sicilia ad essere costruita. Progettata come diramazione della Palermo - Catania, è stata in realtà aperta all’esercizio molto prima di quest’ultima, a causa delle dispute sul tracciato da seguire, come si è visto trattando di questa linea nella relativa pagina. I lavori, affidati alla società Adami e Lemmi, sono iniziati nel 1862 nel tronco da Palermo a Bagheria, inaugurato il 28 aprile 1863; la stazione di Roccapalumba è raggiunta dalla vaporiera il 3 luglio del 1870. La concessione delle linee era nel frattempo passata alla società "Vittorio Emanuele", che aveva appaltato i lavori all’"Impresa Generale Vitali, Charles, Picard e Compagnia"; la costruzione proseguì negli anni successivi, finché il 16 dicembre 1876 fu completato l’ultimo tratto mancante, quello di 15 chilometri tra le località di Passofonduto e Spina, situate tra Comitini ed Acquaviva Platani.

La stazione di Agrigento, all’epoca, non era l’odierna stazione centrale, bensì l’attuale stazione di Agrigento Bassa, allora denominata Girgenti: da lì tutti i treni proseguivano verso Porto Empedocle, stazione capolinea della tratta. La costruzione della linea cittadina, con la galleria San Gerlando e la nuova stazione Centrale, avvenne nel 1933; da allora i treni ebbero il loro capolinea ad Agrigento Centrale, e tra Porto Empedocle ed Agrigento Bassa il servizio fu assicurato da treni locali, per consentire il proseguimento sulla linea a scartamento ridotto verso Castelvetrano, completata nel 1923, fino al 1953. In quell'anno venne posata la terza rotaia sulla tratta Agrigento Bassa - Porto Empedocle, ed il servizio tra le due stazioni fu svolto dalle automotrici a scartamento ridotto RALn 60 in prosecuzione verso Castelvetrano, finché nel 1976 il servizio passeggeri non venne sospeso e fu rimossa la terza rotaia per lo scartamento ridotto; questo breve tratto di linea rimase comunque aperto al traffico merci a scartamento ordinario, ed elettrificato insieme con la tratta Agrigento Centrale - Fiumetorto, ma il suo traffico rimase insignificante. Dopo che negli ultimi anni cessarono di circolare anche i residui treni merci, nell'estate del 2001 la diramazione per Porto Empedocle visse un'effimera stagione con la circolazione domenicale di un convoglio di ALe 582 e pilota con un servizio turistico che prevedeva una fermata, appositamente realizzata con una struttura in legno, presso il Tempio di Vulcano, monumento altrimenti irraggiungibile che non con la ferrovia. Purtroppo l'idea, di per sé buona, è stata rovinata da gravi mancanze organizzative, quali la totale assenza di servizi igienici o generi di conforto nei pressi del capolinea di Porto Empedocle, o la mancata realizzazione di un agevole sentiero che dalla fermata Tempio di Vulcano conducesse ai rimanenti templi della celebre valle. Il servizio è poi cessato con la fine della stagione estiva e nulla si sa circa un'eventuale proseguimento dello stesso per quest'anno.

Non vi sono a parte ciò grossi eventi da segnalare: nel 1905 la linea è passata, come la maggior parte di quelle italiane, sotto l’amministrazione delle Ferrovie dello Stato, mentre in precedenza era gestita dalla Rete Sicula. Nella seconda metà degli anni trenta il monopolio del vapore è stato spezzato dalla trazione diesel, con l'immissione in servizio delle littorine ALn 56 Fiat e alla fine degli anni ’60 le antiche vaporiere sono state sostituite dai locomotori D 343, fino all'elettrificazione del 1988. Negli anni successivi all’elettrificazione hanno circolato sulla linea le E 636 per sporadici servizi passeggeri, quali un diretto, abolito ormai da anni, che aveva in composizione carrozze dirette Agrigento - Torino, ovvero al traino di treni supplementari che venivano organizzati nella prima decade di febbraio in occasione della Sagra del mandorlo in fiore. Le E 636 si sono anche rivelate preziose, al traino di un paio di carrozze tipo 1959, come riserva delle ALe 582 che nei primi anni di servizio avevano mostrato qualche problema di affidabilità.


Il percorso

Da Palermo a Roccapalumba il percorso è comune a quello della linea per Catania. Da Roccapalumba la linea inizia subito a salire, con la vista a sinistra sulla valle del Torto e la ferrovia per Catania che la percorre. Il paesaggio è quello caratteristico dell’interno della Sicilia, con un altopiano arido d’estate e dolci colline. Dopo la stazione di Lercara Bassa, ex capolinea della linea a cremagliera a scartamento ridotto per Filaga e Magazzolo, si attraversa la galleria Lercara m.1090 nella quale si ha lo spartiacque tra il Tirreno e il Mar d'Africa, e si sbuca nella valle del fiume Morello, affiancati alla scorrimento veloce Palermo - Agrigento, si transita di Castronovo di Sicilia e a destra, per un notevole tratto, è possibile vedere la mole del Monte Cammarata. Il treno prosegue il suo viaggio ad andatura abbastanza lenta, e le stazioni si susseguono Cammarata San Giovanni Gemini , Acquaviva Casteltermini, quasi sempre lontane dai relativi centri abitati, che si trovano sulle colline circostanti. A Campofranco si noterà la notevole ampiezza del fasci binari e la presenza di stabilimenti industriali dall’aspetto abbandonato: questa stazione era al servizio delle miniere di Cozzo - Disi, da qualche tempo non più sfruttate. Una volta ripartiti, si percorre ancora un tratto della valle del Platani, che si abbandona per puntare direttamente verso sud, salendo per Comitini con salite al 30 per mille sempre affiancati alla scorrimento veloce 189 Palermo - Agrigento,fino alla vista del paese di Aragona per arrivare ad Aragona Caldare, dove poco prima si riunisce la linea proveniente da Catania e Canicattì. Da qui inizia la periferia di Agrigento; dopo una discesa del 30 per mille e la galleria S. Giuseppuzzu, si giunge ad Agrigento Bassa, la ex stazione di Girgenti; restano da percorrere ancora pochi chilometri, e dopo essere passati sotto il centro cittadino la corsa ha termine ad Agrigento Centrale.


Caratteristiche della linea

 LUNGHEZZA

 68 km.
 

 PENDENZE MASSIME

30 per mille tra Agrigento Bassa ed Aragona Caldare 

 30 per mille tra Aragona Caldare  e Comitini

 VELOCITA MASSIMA

 95 km/h tra Aragona e Campofranco
 

Regimi di Circolazione

 Blocco elettrico

 Da

A 

 Automatico non atto alla ripetizione dei segnali

Roccapalumba 

 Aragona Caldare

 Manuale

 Aragona Caldare

 Agrigento C.le

Mezzi di trazione

 Locomotive elettriche

E 636 
 

Sporadici Merci.

 Automotrici Diesel

 ALn 668

 1500, 1600 e 3000

Con il Regionale 3901 da Roccapalumba ad AG, o in sostituzione delle ALe 582.

 Elettromotrici

 ALe 582
 

 diretti e regionali Palermo - Agrigento